martedì 1 gennaio 2013

Primo giorno dell'anno *** 2013 *** , melagrana, zapper & Co




Primo giorno dell'anno, quante cose sono cambiate nell'ultimo mese ... sto guardando la mia vita di ogni giorno come se fosse un racconto, un film..è difficile non potermi muovere, dover rivedere tutti i miei piani...le priorità, e il primo giorno dell'anno ho sempre fatto buoni propositi quest'anno devo fare qualcosa di diverso.
Cerco di distrarmi spesso dalla mia situazione, mi riempio la vita e le giornate di cose buone e semplici. Già in passato sono stata fermata da un problema di salute, ora mi ha colto meno impreparata ma è comunque una esperienza difficile che occupa quasi ogni pensiero, prende ogni parte di me. Le gambe, i piedi, la schiena, il fondo schiena, le mani ... i polsi...ogni parte del nostro corpo che rappresenta la LIBERTA' mi sembra non sostenermi più in alcun movimento.

sabato 6 ottobre 2012

Dopo la pioggia d'Autunno



Dopo la pioggia

d'Autunno 

la strada brilla di tanti 

diversi colori

e ci fa illudere che sia 

di nuovo Primavera








mercoledì 19 settembre 2012

Assaggio d'autunno

L'autunno ci promette cose che in altri momenti non sarebbero possibili...




sabato 1 settembre 2012

Dalla  confusione di grandi cose insignificanti e aliene
alla pace delle piccole cose che portano gioia e serenità.

lunedì 5 marzo 2012

Qui io ti amo

Qui io ti amo.
Tra pini scuri si srotola il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.

Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.

Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.

Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.


Pablo Neruda

lunedì 20 febbraio 2012

21 gennaio 2012

Di te ricordo le espressioni del volto

le parole, i sorrisi,

il tuo modo di salutarmi al telefono


di te ricordo com'eri delicata

e gentile nel parlare.

Timida...forse era questo

che eri, per lo più.

Mi raccontavi di come la vita

ti aveva già messa alla prova

e cercavi così di attutuire

i colpi della mia.

Dicevi che si risolve sempre tutto

E io ti avevo creduto.

Entravi nel mondo in punta di piedi

e così sei uscita allo stesso modo.

Troppe volte abbiamo rimandato

uscite e momenti per stare insieme

perchè pensavamo di avere infiniti anni

e possibilità. Invece non era così.

Non una parola per salutarci l'ultima volta che ci siamo incontrate,

solo un abbraccio.